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fotografia liquida

Esperienze amniotico-analogiche: un viaggio onirico tra arte e artigianalità.

Incipit

Nella sua opera Introduzione alla psicoanalisi Freud ci mostra un’immagine di una potenza incredibile: la nascita viene regolarmente espressa nel sogno mediante un riferimento all’acqua: ci si precipita in acqua o si esce dall’acqua, cioè si partorisce o si è partoriti. Come è vero che ogni uomo ha trascorso nell’acqua la prima fase della propria esistenza, cioè ha vissuto come embrione nel liquido amniotico nel grembo della madre, così le fotografie analogiche hanno sostato in sospensione nel fluido chimico che le ha rivelate.

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Ci piace immaginare che la Fotografia Liquida nasca ogni volta nel cubico spazio di una bacinella, alla tiepida luce di una camera oscura, da mani curiose e occhi attenti.

- Alessandro Russo

Ritorno al futuro

In genere i nativi digitali che approcciano la fotografia chimica ne rimangono affascinati.

C’è qualcosa che cattura l’attenzione, che ammalia e attrae sempre più persone verso il contatto con la pellicola. 

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Tattilità

L’esperienza analogica comprende una serie di sensazioni che la fotografia digitale ha sintetizzato in impulsi elettronici: odori, visioni rossastre e confuse, spessori di sottili celluloidi, rumori di involucri che si stappano e continui click di leve che avanzano fotogrammi.

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Riflessione

Oggi ha senso parlare di immagine prodotta in analogico solo se associata ad un approccio fatto di autocritica, introspezione e pacatezza. Non è una battaglia alla tecnologia digitale, ma un ausilio per condensare la comunicazione visiva e tornare alle origini.

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Tecnica

Padroneggiare le basi della fotografia non basta. Serve tempismo, ispirazione, osservazione della luce, ricerca compositiva e tanta pazienza nell’eseguire un’accurata selezione degli scatti. In camera oscura poi si procederà con la manipolazione e la stampa.

Dedicarsi del tempo

Sempre più spesso la fotografia chimica rappresenta un vero e proprio rifugio che mette il fotografo in comunicazione con sè stesso e con le immagini, in modo più intenso rispetto alle attività digitali. Chiudersi in una stanza, al buio o in penombra, stimola la creatività e attiva sensibilità che nemmeno si crede di possedere. Per aiutare questo passaggio abbiamo creato una speciale selezione di brani che utilizziamo durante le sessioni di sviluppo e stampa.

Artigianalità

Affidarsi a sensazioni manuali, toccare il materiale fotosensibile e sentire le immagini scorrere umide tra le dita: è questa la vibrazione che si prova quando si trasforma una fotografia chimica. Si ha l’occasione di creare un’opera fisica unica, da manipolare, conservare o distruggere.

Simbiosi

Certamente analogico e digitale possono coesistere, ma è indiscutibile che l’esperienza della fotografia liquida, quella nata ‘da’ e ‘con’ la chimica, sia indispensabile per un fotografo contemporaneo che necessiti di contenuti maturi e argomentazioni riflessive.